Che tappeto sei

L'arte di sdraiarsi e sognare.

Backstitch, designed by Raw-Edges © GAN

Non è una questione che riguarda solo il letto o più pigramente il divano: molti sottovalutano quanto il tappeto sia una delle prime componenti d’arredo domestiche che più ci riconnette alla terra.

Certo, non siamo in un bosco e non sentiamo il canto degli uccellini, ma quando decidiamo per qualche motivo di sederci sul tappeto, sappiamo di trovare conforto: non percepiamo il freddo del pavimento e siamo molto più vicini al nostro corpo di quanto si possa essere sopra poltrone, sofà e puf.

I tappeti nascono in Asia moltissimi anni fa, siamo nel V secolo. Dalla Persia, l’attuale Iran, si diffondono in paesi come la Cina e la Turchia. Arrivano in Europa dalla Spagna nel 1200 e in Italia già nel 1500, grazie al commercio dei mercanti veneti.

Il tappeto originariamente non era noto per esigenze ornamentali, bensì pratiche: veniva utilizzato da popolazioni nomadi per isolare il terreno dei loro accampamenti dal freddo e dall’umidità.

La particolarità delle decorazioni e gli ornamenti narrativi hanno creato stili e modelli che vengono classificati in base al paese di appartenenza, per gli addetti ai lavori è un facile riconoscimento a colpo d’occhio. Ma torniamo ai giorni d’oggi: avete un tappeto a casa? Se sì, in quale zona della casa?

Stroke 1.0, designed by Sabine Marcelis © cc-tapis

I tappeti oggi, dopo l’avvento di brand d’arredo a partire dalla stessa Ikea, svolgono un ruolo di elegante contorno. Hanno perso in parte l’aspetto esotico, in cui il tessuto intrecciava storie floreali o geometriche, e anche quello narrativo, con motivi di caccia o equestri. Ma hanno aperto le braccia alla modernità: la sobrietà dei toni si alterna a motivi astratti, in alcuni casi con volti personalizzati a fare da protagonisti.

Poi ci sono i tappeti tondi, squadrati, informali, che possono essere indispensabili nelle camere dei bambini quanto in bagno. Nella loro evoluzione, le spinte ornamentali che prima venivano destinate a tessere la trama, sono ora i contorni di una storia che racconta di come la forma possa evolversi con la modernità, assecondando usi e costumi delle dimore. Una cosa infatti è rimasta intatta: la loro presenza nelle case.

Avete mai visto un tappeto su una strada di campagna? O all’inizio di una provinciale?

La forza di questo tessuto è nella sua resilienza, una ricchezza che ci parla dei modi stanziali in cui la nostra società si è evoluta, interpretandone i confini.

Non ci resta quindi che chiudere gli occhi: i tappeti sanno anche volare e conoscono moltissime strade. Facciamo un giro?
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