Chattare tra i banchi

Sì, anche noi abbiamo usato Chat GPT. No, questo testo è scritto “a mano” e non è frutto di una collaborazione mista, anche perché in questi giorni a tutti gli utenti italiani è stato disabilitato l’accesso su richiesta del Garante per la protezione dei dati personali.

Abbiamo conosciuto le potenzialità di GPT e riteniamo che conversare con lei sia stato uno stimolo utile nello sviluppo di un testo, scolastico o lavorativo, nonostante pareri avversi. Da quando esiste, Chat GPT sta facendo parlare di lei in diversi settori e diversi sono i pareri in merito; noi abbiamo deciso di avere un atteggiamento pro-attivo e siamo curiosi di vedere come questa intelligenza artificiale si evolverà, soprattutto dal lato educativo.

Vi ricordate il caos e le polemiche con l’arrivo dei motori di ricerca? La libertà di accesso a informazioni più disparate aveva allarmato ancora una volta le scuole, minando la capacità di autonomia nel fare i compiti dei ragazzi e la responsabilità di ognuno nel reperire informazioni. Quello che abbiamo capito è che non possiamo dare uno stop alla tecnologia, ma possiamo invece evolvere insieme a lei: usare con consapevolezza le diverse referenze che ci dà, ci permette di conoscere nuovi livelli di comunicazione e di organizzare al meglio lavoro, studio e ricerche.

Voi che ne pensate? Se ci leggete, non fate i timidi e scrivete nei commenti.

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