Non mi interessi

“La costante connessione e quindi la costante distrazione contribuiscono a far sentire le persone sempre più infelici”. Queste parole sono di una scienziata del comportamento americana, riportate su vanityfair.it per un articolo del 2018 che parla della JOMO, Joy Of Missing Out.

Da quell’anno in poi e quasi ogni anno, diverse testate si sono occupate del tema, spesso parlando anche del suo contrario, ossia della FOMO, Fear Of Missing Out. Anche noi lo abbiamo fatto qualche post fa.

La Jomo, termine coniato già nel 2012, sta tornando in auge probabilmente seguita dai classici buoni propositi di inizio anno. E non solo. Ci siamo soffermati sul tema perché ci siamo accorti che, parallelamente allo sviluppo dell’Intelligenza Artificiale e delle sue altissime potenzialità, molti di noi continuano a cercare rifugio in spazi tangibili e silenziosi, dove poter “staccare la spina”.

Ma cosa vuol dire esattamente, in un’era digitale come la nostra?

La gioia dell’essere disconnessi risiede nella capacità di saper bilanciare il tempo trascorso online da quello off line, di saper accogliere in modo equilibrato i contenuti che le modalità di fruizione social impongono, senza per forza permettere che foto o informazioni istantanee ed estemporanee alterino la nostra realtà e ci distraggano da un momento spensierato e personale: quello di dedicare il proprio tempo libero a uno smartphone.

Perché dobbiamo ammetterlo: usiamo spessissimo il nostro cellulare; abbiamo scaricato app di meditazione e musicali, ascoltiamo podcast, usiamo le chat. L’inno a essere disconnessi non vuol dire chiudere lo smartphone in un cassetto, ma saperlo utilizzare in modo “ordinato” o quanto meno provarci.

Spesso è lo stesso smartphone che lo suggerisce, con il tool del controllo temporale che monitora il tempo trascorso su social come Instagram o Facebook, o anche grazie alla funzione “Non disturbare”, per cui risultiamo essere raggiungibili, ma senza ricevere notifiche fino a quando non si disattiva l’opzione. Insomma, prima facciamo di tutto per inventarci come passare il tempo (e monetizzarlo) e poi cerchiamo di sottrarci da questo tutto, in modo saggio e sostenibile.

Amiamo le contraddizioni di noi esseri umani e vi facciamo questa domanda: quanto tempo riuscite a resistere senza aprire un qualsiasi social network? Sinceri, mi raccomando.

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