Una battaglia dopo l’altra, Paul Thomas Anderson

Viva la revolución!

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

Sai cos’è la libertà? Non avere paura, proprio come Tom Cruise.

Bob Ferguson, interpretato da Leonardo Di Caprio, è un rivoluzionario in pensione. Strafatto e paranoico – ma non solo a causa dell’abuso di sostanze – vive con la figlia Willa, che vuole proteggere da un passato che lo tormenta e, manco a dirlo, busserà alla porta di lì a poco. Il generale Lockjaw (Sean Penn), suo vecchio nemico, ritiene che la sola esistenza di Bob e Willa siano un ostacolo al suo più grande sogno: prendere parte al movimento suprematista bianco devoto a San Nicola, “i Pionieri del Natale”.

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

Il nuovo film di Paul Thomas Anderson comincia con un ritmo sostenuto scandito da dialoghi a tratti alienanti. Non è facile entrare da subito nella dimensione che “Una battaglia dopo l’altra” vuole costruire, ma dopo il prologo capiamo che quella che sembra essere una sceneggiatura naif è un modo per sintonizzarci con dei personaggi surreali, che reagiscono grottescamente agli eventi e al modo che li circonda.

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

Anderson reinterpreta il romanzo Vineland di Thomas Pynchon e lo usa per rappresentare un momento storico che riconosciamo come attuale. Un mondo in cui forse la rivoluzione è davvero l’unica strada per riportare tutto a condizioni accettabili per un futuro stabile.

Preparatevi a saltare dalla critica sociale all’azione più sfrenata, da momenti di riflessioni intimistiche a purà comicità.

Una battaglia dopo l’altra è un film che sembra non prendere mai una direzione chiara per lo spettatore, lasciando che siano gli intrecci dei personaggi e la loro emotività a trainare il tutto con bruschi cambi di direzione attraverso entrate e uscite di scena senza sosta.

Ciò che alla fine del film lascia il segno non sono le analogie, i personaggi o la sceneggiatura bensì la regia che si mostra in ottimi piani sequenza, omaggia inquadrature e situazioni tipiche del cinema di animazione giapponese e regala inseguimenti, a piedi e in auto, davvero coinvolgenti in cui l’interazione tra attori e ambiente trova una forma d’espressione originale.

Voto da zero a dieci, sette e mezzo.

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

Scena dal film "Una battaglia dopo l'altra", di Paul Thomas Anderson (2025)

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