Qualche anno fa durante un pranzo di lavoro, ricevemmo alcune insalate come contorno che avevano, oltre a misticanza e lattughino, anche dei fiori di tarassaco. Inutile chiedere al cameriere se fossero commestibili, perché erano proprio all’interno del nostro piatto e no, non era una composizione estetica.
All’epoca ci è sembrato molto strano, abbiamo comunque mangiato con gusto e curiosità per poi dimenticare la faccenda, fino a oggi.
In realtà esistono molti fiori commestibili e da molto tempo, usati anni fa per scopi diuretici o curativi. Alcuni di loro hanno anche diverse proprietà nutrienti e vista la fantasia culinaria della nostra dieta mediterranea negli ultimi anni, abbiamo approfittato della primavera per concentrare in questo spazio una serie di “chicche floreali” utili ai vostri pasti.
Violette, borragine e primule – insieme al tarassaco già citato – sono fiori spontanei: sì li puoi trovare senza coltivarli, ma no, non coglierli in parchi urbani, preferisci le zone vicino agli orti o meno contaminate possibili.
Puoi utilizzare i petali in un piatto di pasta fredda oppure in una spadellata di patate al forno, al posto del rosmarino: la loro presenza rallenta l’assorbimento degli amidi e regola la glicemia.
Nella frittata, insieme alle zucchine, i fiori aumentano l’assimilazione della vitamina E, mentre nelle insalate si consumano crudi come anche il nostro primo incontro con loro prevedeva, dandogli una sferzata di dolcezza o asprezza – a seconda della varietà.
Dentro brocche d’acqua al posto del limone, i petali aromatizzano in modo diverso bicchieri dissetanti; ma anche nei frullati o nei succhi: favoriscono la produzione dei minerali, moltiplicandoli e divenendo così fonte di benessere inaspettato.
Infine anche nelle torte: addio ai cari vecchi zuccherini fiorati anni ottanta, violette vere e proprie possono addolcire le superfici di ciambelloni al cioccolato, oltre a rafforzare le nostre difese immunitarie.
Certo, se siete persone allergiche ai pollini vi sconsigliamo questa dieta e ci scusiamo per l’invadenza. Non abbiamo però resistito all’ondata di colore che molti giardini offrono e abbiamo cercato di guardare al di là di un semplice vaso per abbellire le nostre tavole.
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